Consigli&co: Inci, sostanze dannose, ecobio, cosa evitare?

Yeh! finalmente torno con uno dei miei soliti argomenti noiosissimi, che Dio ve la scampi gente! No bhè, apparte gli scherzi oggi ho deciso di parlare di un argomento molto serio e a mio avviso interessante, parlerò delle sostanze che bisognerebbe evitare contenute negli inci dei cosmetici. Insomma tutte quelle sostanze dannose che ci propinano alla tv come miracolose, sane, bellissime, che però se vai a vedere sono boiate allucinanti e ti vien voglia di tirarglieli in faccia.
Adesso diciamo che io non sono un buon esempio di “ecobio forever” in quanto sono molto molto elastica per la cosmesi da makeup (come già affermai), ma ci sto lavorando su anche su questo.
Innanzitutto spiego tutto da capo così da evitare fraintendimenti, per inci si intende
L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è l’elenco degli ingredienti cosmetici espresso secondo una nomenclatura standard. Dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione il proprio INCI, ovvero l’elenco degli ingredienti in esso contenuti, scritti in ordine decrescente di concentrazione al momento della loro incorporazione.
Al primo posto si indica l’ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa. Al di sotto dell’1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso. Gli ingredienti di derivazione vegetale che non hanno subito processi chimici sono espressi tramite il loro nome botanico latino, seguito dalla parte di essi utilizzata in lingua inglese. Ad esempio: “prunus amygdalus dulcis oil” sta per “olio di mandorle dolci”.
Le sostanze che, invece, hanno subito un intervento chimico hanno un nome inglese.
Ad esempio: “sodium laureth sulfate” sta per “sodio lauriletere solfato”.
I coloranti sono indicati sempre in fondo, con la sigla C.I., che sta per colour index, seguita da un numero identificativo. Fanno eccezione i coloranti per capelli, che devono sempre essere indicati col loro nome chimico inglese.” (fonte wikipedia).
E’ già completamente esplicato ma in parole povere l’inci è l’elenco degli ingredienti contenuti all’interno di un cosmetico. Solitamente esso è riportato dietro l’etichetta del prodotto ed è fondamentale per capire cosa stiamo comprando, per legge ogni casa cosmetica è obbligata a riportare sull’inci tutti gli elementi con cui è composto il suo prodotto ed è facile poi smascherare se le loro pubblicità sono veritiere o meno, soprattutto quando autoproclamano i loro prodotti completamente naturali.
Esistono molte sostanze cancerogene e potenzialmente dannose che vengono inserite in ogni sorta di prodotto, dalle creme ai detergenti viso, dagli shampoo ai balsami e così via, sono convinta che ognuno debba essere in grado di analizzare ciò che sta andando ad acquistare in base alle proprie esigente cercando di fare il più attenzione possibile alla salute perchè non è da dimenticare ma molti eccipienti definiti “dannosi per la salute” sono contenuti proprio nelle marche da drugstore pubblicizzati in tv tramite pubblicità ingannevoli e spesso poco veritiere (il mio discorso ovviamente è generale non per tutte vale questa regola). Credo che ognuno debba essere messo nelle condizioni di poter scegliere in base alla qualità del prodotto che viene proposto, e per qualità non intendo solo funzionalità ma anche qualità degli ingredienti contenuti in esso.
Oltre tutto molti danni causati da alcuni prodotti e da molte sostanze non vengono divulgati perchè ovviamente sarebbe un danno di immagine per la società incriminata.
Sostanze dannose, quali sono e quali sono gli effetti?
Esistono tantissimi tipi di sostanze ormai iscritte nelle liste della direttiva europea come cancerogene, ma comunque ancora largamente utilizzate dalla stragrande maggioranza di case. Un esempio lampante sono i petrolati, sostanze ottenute mediante la raffinazione e/o lavorazione del petrolio. I petrolati sono contenuti in molte creme e balsami, da tenere sotto controllo anche i glicol (un solvente petrolifero).
Non sono da sottovalutare neanche i siliconi che è stato dimostrato che a lungo andare favoriscono le doppie punte nei capelli e creano secchezza cutanea, la loro caratteristica fondamentale è creare un film sulla pelle o sui capelli donandogli un aspetto finto-sano, ma basta smettere di usare il cosmetico per scoprirne gli effetti indesiderati.
Altrettanto dannosi e da non dimenticare sono il sodium lauryl sulfate (SLS) e il sodium laureth sulfate (SLES), contenuti soprattutto negli shampoo, saponi liquidi, bagnoschiuma etc, tensioattivi che a lungo andare possono risultare dannosi per la pelle e in certi casi danneggiare il follicolo.
E’ doveroso segnalare però che il più dannoso tra i due è il sodium lauryl sulfate, il film naturale della pelle viene alterato, alterando così il suo ph naturale. Siccome gli SLES possono essere assorbiti dalla pelle il SLS impiega la bellezza di 5 giorni prima di essere espulso completamente dal corpo.
Riporto una minitabella in cui potete trovare tutte le sostanze davvero dannose che sarebbe meglio evitare:
Petrolatum, paraffinum liquidum, vaselina, mineral oil: sono derivati dalla
raffinazione del petrolio, inquinanti, comedogenici e inseriti recentemente
dalla direttiva europea tra i cancerogeni di classe II.
Sodium lauryl Sulfate (SLS) e il sodium laureth sulfate (SLES), tensioattivi dannosi per la pelle.
• quasi tutte le cose che finiscono in -one, -thicone oppure -siloxane: sono
siliconi. Assolutamente sintetici, non biodegradabili, nessuno ne ha studiato gli
effetti a lungo termine sulla pelle. Formano una patina che fa sembrare la
pelle liscissima, ma non hanno nessuna funzione attiva (non idratano). A molte
persone danno anzi problemi di disidratazione, in quanto sono ottimi solventi.
Finchè si usano va tutto apparentemente bene, ma appena si sospendono la
pelle si rivela arida e disidratata. Usati nei fondotinta, possono interferire col
sebo cutaneo e far coprire la pelle di squamette e pellicine, effetto.
• tutti i numeri (nell’ottanta per cento dei casi sono sostanze da pallino rosso).
• i PEG e PPG: derivati petroliferi che contengono anche minime tracce di
diossano e ossido di etilene.
DEA, MEA, TEA (es. triethanolamine), MIPA: sintetiche, pericolo formazione
nitrosoammine.
l’EDTA (es. tetrasodium EDTA): poco biodegradabile, per cui solubilizza i
metalli pesanti inquinando le acque e avvelenando i pesci.
• il carbomer assieme a radici quali crosspolymer o acrylate(s) o styrene o
copolymer o nylon: sintetici e derivati petroliferi.
• DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea, diazolidinyl urea, formaldheyde,
methylchloroisothiazolinone, methylisothiazolinone, sodium
hydroxymethylglycinate, chlorexidine: rilascio di formaldeide.
i triclosan: molto attivo, allergenico, si accumula nel corpo e si ritrova anche
nel latte materno.
nonoxynol o poloxamer: sintetici, allergenici, causano sterilità e sono
probabili mutageni.
• mentre invece i C seguiti da un numero dispari sono sintetici, come pure iso-
-trimonium e i -dimonium sarebbero pure da criticare (tossici per gli
organismi acquatici e poco biodegradabili), come anche i glicol (solvente
petrolifero).
  (ringrazio l’angolo di lola per questa lista)
 Come si legge l’inci?
Basta semplicemente leggere l’etichetta del proprio cosmetico e analizzare gli ingredienti, io ormai so regolarmi più o meno ad occhio ma ovviamente sapere tutte le sostanze a memoria è difficile. Mi rendo conto che portarvi al supermarket una lista del genere vi farebbe perdere troppo tempo, però una volta che avete comprato il vostro prodotto o cosmetico potete analizzare l’inci grazie a questi due siti: http://www.biodizionario.it/ e http://biodizionario.filaphoto.it/ . Nel primo dovete copiare il nome dell’eccipiente nella barra in alto e cliccare su cerca, lo stesso per l’analyzer ma  quest’ultimo lo trovo più semplice ed immediato, vi basterà copiare tutto l’inci mettendo una sostanza per ogni riga e cliccare su Analizza.
Tutti e due i siti vi forniscono (quasi sempre) un analisi completa del prodotto, solo in rari casi non riescono ad individuare la sostanza, l’importante è ricordarsi che 2 pallini verdi = eccipiente completamente verde, 1 pallino verde = sostanza verde e accettabile, 1 pallino giallo = potrebbe creare dei danni ma si può chiudere un occhio se è a fine inci, 1 pallino rosso = può creare gravi problemi, 2 pallini rossi = dannoso e da evitare. 
La cosa fondamentale è ricordare che gli ingredienti posti ad inizio inci sono in maggiore quantità rispetto a quelli posti alla fine, quindi, se ad inizio inci troviamo molte sostanze rosse e alla fine le sostanze verdi il cosmetico acquistato avrà più sostanze dannose in percentuale rispetto a quelle verdi. Viceversa se ci sono più sostanze verdi ad inizio inci e poche sostanze rosse alla fine il cosmetico è più probabile che sia “sano”. Quando al suo interno non riscontriamo, nè sostanze rosse e gialle vuol dire che esso è completamente ecobio (ovviamente ho generalizzato il tutto ma bisogna analizzare il caso nello specifico).
Vi insegno un trucco per capire se un prodotto è dannoso oppure no, prima di tutto contate gli eccipienti, analizzateli e contate i verdi, i gialli e i rossi. Se il numero dei verdi è > rispetto ai rossi e gialli vuol dire che l’inci è buono, se il numero dei verdi è < rispetto alle sostanze rosse e gialle il prodotto non ha un inci verde, se il numero dei verdi è = ai rossi e gialli per farsi un idea precisa si deve prestare molta attenzione alla disposizione degli ingredienti (e questo vale anche per gli altri due casi).

Spero di non avervi confuso ancora di più le idee su questo argomento e spero invece di aver chiarito meglio ciò che bisogna evitare, ho spiegato solo alcuni esempi perchè mi sembravano quelli più gravi. Ovviamente ci tengo a precisare che questo post è diretto alle persone che desiderano avvicinarsi all’ecobio, non intendo far cambiare idea a nessuno ne condanno chi utilizza prodotti e cosmetici con le sostanze che ho citato su, ognuno è libero di pensare e agire come vuole ma penso che un informazione corretta sia alla base di tutto.

12 Risposte a “Consigli&co: Inci, sostanze dannose, ecobio, cosa evitare?”

  1. Grazie per il post, davvero utile. Io ormai, da circa 3 anni a questa parte, non riesco a comprare nulla senza spulciare l'inci per bene. Solo per il make up decido di chiudere un occhio…ma creme, cremine, shampoo e via dicendo li preferisco ecobio.

  2. @Fortuna: Figurati cara , e grazie :*@LaDamaBianca: figurati tesoro, grazie mille a te! sinceramente non ci speravo che interessasse a qualcuno perchè è abbastanza lungo il post, avrei voluto dire altre 100 cose ma è complesso spiegarlo scrivendolo. Ad ogni modo, anche io sono una pseudo-paranoica ahah sto attenta a tutti i cosmetici che acquisto tranne quelli da makeup, perchè è difficile trovarli completamente "verdi" anche se vorrei provare qualcosa di minerale :*.Grazie a tutte :*

  3. Sapevo che il sodium lauryl sulfate è una delle sostanze più dannose usate in questi prodotti ma non immaginavo che ci vogliono 5 giorni per eliminarlo dalla pelle … che storia!

  4. Si purtroppo molti effetti non vengono spesso divulgati, ma basta fare qualche mini ricerchina e si trova di tutto sulle sostanze cancerogene che si trovano negli inci :* un bacione connie!

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